Il Capo dell'esercito svizzero, Thomas Süssli, è favorevole a una maggiore collaborazione con la NATO nel settore della formazione. Le esercitazioni congiunte, che attualmente coinvolgono già Aviazione e Forze speciali, potrebbero essere estese alle Truppe di terra nel rispetto delle norme sull'assistenza in caso di attacco.
Süssli, parlando al notiziario della SRF, non ha escluso neppure la partecipazione a esercitazioni ai sensi dell'articolo 5 del trattato NATO, il cosiddetto articolo di "assistenza", che stabilisce che se un Paese dell'alleanza viene attaccato, gli altri membri promettono di prestare assistenza. “È importante comprendere le procedure, le strutture e i processi di ingaggio” ha spiegato il capo dell'esercito svizzero.
La consigliera federale Viola Amherd ha incontrato mercoledì a Bruxelles il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg, auspicando a sua volta un rafforzamento della collaborazione tra la Svizzera e l'Alleanza atlantica.
Amherd a Bruxelles incontra Stoltenberg
Telegiornale 22.03.2023, 20:00
Le riserve della NATO dovute alla riesportazione di armi
Concretamente, la Svizzera vuole partecipare maggiormente alle esercitazioni della NATO, sviluppare l'interoperabilità tra l'esercito svizzero e l'Alleanza, rafforzare la sua partecipazione ai centri di competenza certificati dall'Alleanza Atlantica e collaborare più strettamente nei settori dell'informatica, della resilienza e dell'innovazione. E anche Viola Amherd ha lasciato aperta la porta a un’eventuale partecipazione della Svizzera alle esercitazioni dell'articolo 5.
Tuttavia, il Segretario generale della NATO ha espresso scetticismo sul desiderio della Svizzera di partecipare a più esercitazioni congiunte. "Diversi alleati hanno delle riserve perché la Svizzera non ha permesso loro di passare munizioni all'Ucraina", ha dichiarato mercoledì ai giornali in lingua tedesca del gruppo mediatico Tamedia.
Notiziario 10.00 del 24.03.2023
Notiziario 24.03.2023, 10:10