Prima di decidere sull'eventuale rimborso dell'IVA pagata indebitamente sul canone di ricezione radiotelevisivo occorre attendere la decisione in merito del Tribunale federale (TF). È quanto espresso mercoledì dal Consiglio degli Stati che non ha voluto imporre un rimborso.
Secondo una sentenza del TF del 13 aprile 2015, il canone radiotelevisivo non è assoggettato all'imposta sul valore aggiunto. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha poi stabilito l'obbligo del rimborso del 2,5% di IVA che è stata riscossa indebitamente dalla Billag. Contro tale decisione è pendente un ricorso al TF da parte dell'Ufficio federale delle comunicazioni.
In attesa della sentenza, la Camera ha però approvato una mozione che lascia il più ampio margine di manovra al Consiglio federale e all'Amministrazione per proporre la creazione di una base giuridica per il rimborso. I deputati hanno invece respinto una richiesta del Nazionale che chiede di stabilire un effetto retroattivo di cinque anni.
RG 18.30 del 12.09.18; la corrispondenza di Gian Paolo Driussi
RSI Info 12.09.2018, 20:34
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Canone, l'IVA deve essere rimborsata
Telegiornale 12.09.2018, 14:30