Svizzera

Neuchâtel dà una stretta contro il coronavirus

Ingresso agli edifici pubblici solo per vaccinati o guariti, esteso l’obbligo della mascherina e limite di 10 persone per gli incontri privati – “La situazione è critica”

  • 11 dicembre 2021, 16:07
  • 20 novembre, 19:03
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L'ente ospedaliero neocastellano ha già decretato lo stato di crisi

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Di: ludoC/ATS 

Il quadro epidemiologico si sta rapidamente degradando nel Canton Neuchâtel e per questo motivo, si legge sabato in un comunicato, le autorità hanno innalzato il livello di allerta emanando nuove restrizioni per contrastare la diffusione del coronavirus.

A partire da lunedì la mascherina sarà obbligatoria in tutte le manifestazioni all’esterno (anche per quelle con meno di 300 persone e che quindi non necessiterebbero di un certificato Covid), nei mercati e nei mercatini di Natale così come nei cori. Inoltre, potranno accedere agli stabilimenti pubblici solo le persone vaccinate o che hanno già contratto il Covid-19. Infine, le riunioni private sono limitate a 10 persone, indipendentemente dallo stato vaccinale dei partecipanti.

La situazione sta peggiorando rapidamente, ha affermato il Consiglio di Stato durante una conferenza stampa, con una media di 200 nuove infezioni giornaliere; le catene di contagio sono varie e toccano tutte le fasce d’età e anche le scuole sono particolarmente colpite. Dati questi presupposti, il Governo ha sostenuto che è necessario agire, senza aspettare l’esito della consultazione in merito alle nuove misure più restrittive proposte dal Consiglio federale. Il rischio, ha spiegato l’Esecutivo, è che il sistema sanitario non regga la pressione e che non si riesca più a offrire un accesso alle cure all’intera popolazione.

Ospedali saturi

L’ente sanitario neocastellano ha decretato lo stato di crisi lo scorso giovedì (9 dicembre) a causa della saturazione degli ospedali: oggi erano infatti 385 i ricoveri stazionari ma la capacità abituale degli ospedali è di 330 letti.

Ieri, venerdì, si contavano 34 pazienti Covid-19 mentre una settimana prima erano 19: se l’aumento procederà a questi livelli, ha messo in guardia il Consiglio di Stato, la situazione diventerà critica.

L’ente ospedaliero cantonale ha già deciso di rimandare le operazioni non urgenti, così da liberare letti per i pazienti più gravi. Inoltre, molti cantoni stanno facendo i conti con una saturazione delle terapie intensive – specialmente in Romandia - e di conseguenza il trasferimento dei pazienti da un cantone all’altro è problematico, ha spiegato il Consiglio di Stato.

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