Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) e le autorità giudiziarie minorili cantonali collaboreranno più strettamente nei casi di sospetti terroristi minorenni. Lo ha annunciato sabato il procuratore generale Stefan Blättler durante il programma radiofonico “Samstagsrundschau” della SRF. Questa iniziativa prevede lo scambio costante di informazioni tra funzionari di collegamento delle autorità minorili e l’MPC per garantire che quest’ultimo sia informato sui procedimenti per terrorismo contro i minori.
Blättler ha spiegato che spesso dietro i giovani sospetti ci sono anche autori adulti. L’MPC, pur non essendo responsabile dei sospetti terroristi minorenni, può condividere le proprie conoscenze con le procure cantonali per i minori. I cantoni più grandi hanno esperienza con sospetti terroristi minorenni, ma anche i cantoni più piccoli devono essere pronti a fornire risorse. Attualmente, i minori sospettati di terrorismo sono sotto la giurisdizione esclusiva delle autorità penali minorili, mentre i tribunali federali sono competenti per i sospetti terroristi adulti.
Negli ultimi mesi, diversi adolescenti sono stati arrestati in Svizzera per sospetti legami con il terrorismo. A marzo, un quindicenne ha ferito mortalmente un ebreo ortodosso a Zurigo, mentre a Sciaffusa si indaga su due adolescenti per presunto sostegno allo Stato Islamico. Anche nella Svizzera occidentale, tre minorenni sono stati arrestati per sospetti legami con ambienti estremisti. Secondo uno studio, due terzi delle persone arrestate per sospetto terrorismo in Europa occidentale dall’ottobre 2023 sono adolescenti tra i 13 e i 19 anni.
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Notiziario 15.02.2025, 15:00
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