Carlo Sommaruga vuole che il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) promuova indagini sulla condotta di Credit Suisse in relazione alle sanzioni contro gli oligarchi russi.
La denuncia alla procura federale presentata dal consigliere agli Stati fa seguito a quanto pubblicato ieri, mercoledì, dal Financial Times: secondo il quotidiano britannico, la seconda banca elvetica avrebbe chiesto a investitori di distruggere documenti su crediti attribuiti a ricchissimi cittadini russi. L'istituto non ha voluto rilasciare commenti.
Gli effetti delle sanzioni
Telegiornale 28.02.2022, 21:00
La Confederazione, dopo l'invasione russa dell'Ucraina, ha deciso di allinearsi a tutte le sanzioni antirusse decise dall'Unione Europea e di congelare averi di Vladimir Putin e di personalità vicine alla dirigenza russa.
Se le prescrizioni interne citate dal giornale risultassero esatte, afferma Sommaruga, esse servirebbero ad occultare determinati beni degli oligarchi in modo da aggirare le sanzioni. Simili illeciti, rammenta il parlamentare federale ginevrino, possono essere puniti "con la carcerazione fino ad un anno, o con una multa fino a mezzo milione di franchi". Inoltre la distruzione di documenti può anche essere assimilata a eliminazione di prove e ostacolo all'azione penale.