Con le votazioni federali del 18 giugno, per una parte dei cittadini è tornato il voto elettronico. E sono state 4'239 le persone che nel weekend hanno espresso il proprio voto utilizzando il sistema di e-voting sviluppato dalla Posta, che era disponibile a Basilea Città, San Gallo e Turgovia.
Lo scorso marzo, il Consiglio federale ha infatti accordato ai tre cantoni l'autorizzazione per utilizzare il sistema di voto elettronico. E durante l'appuntamento con le urne dello scorso fine settimana, il 16% di chi poteva farlo ha scelto questa opzione. I voti hanno potuto essere espressi per circa un mese.
Nessun ciberattacco
Il tutto ha funzionato senza alcuna irregolarità, come annunciato lunedì dalla Posta. Non vi sono stati tentativi di ciberattacco e il voto elettronico non è nemmeno stato interessato dalle intrusioni da parte di pirati informatici che la scorsa settimana hanno messo in ginocchio diversi siti web dell'amministrazione federale.
Un nuovo test d'intrusione
La Posta prevede di effettuare un nuovo test d'intrusione in luglio: gli hacker etici potranno attaccare il sistema e cercare i punti deboli dell'infrastruttura. L' e-voting dovrebbe poi essere disponibile anche per elezioni federali in agenda il prossimo mese di ottobre.
Il voto elettronico... rimette la spina
Il Quotidiano 09.09.2020, 19:00
Lo sviluppo del sistema di e-voting della Posta era stato bloccato nel 2019, dopo che erano emerse delle falle. Da allora, numerosi esperti indipendenti, così come il pubblico attraverso un programma di "bug bounty" (ricompense per chi scova delle vulnerabilità) ne hanno verificato la sicurezza.
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