Svizzera

Si torna a testare il voto elettronico

Basilea Città, San Gallo e Turgovia autorizzati a sperimentare l'e-voting della Posta per le chiamate alle urne nazionali - Si inizia dal 18 giugno

  • 3 marzo 2023, 14:00
  • 20 novembre, 11:49
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Notiziario 14.00 del 03.03.23: tre cantoni autorizzati a sperimentare il sistema di voto elettronico della Posta

RSI Info 03.03.2023, 14:49

  • Keystone
Di: Diem/ATS/Notiziario 14.00 

Il voto elettronico per le chiamate alle urne nazionali tornerà ad essere impiegato in Svizzera a partire dal prossimo 18 giugno, quattro anni dopo lo stop ai test. Lo hanno deciso il Consiglio federale e la Cancelleria che venerdì hanno autorizzato i cantoni di Basilea Città, San Gallo e Turgovia a riprendere la sperimentazione, limitatamente a una parte dell'elettorato (gli svizzeri all'estero, ma non solo), sino alla votazione del 18 maggio 2025 inclusa.

Le prove saranno svolte usando per la prima volta il nuovo e-voting della Posta Svizzera. Il codice sorgente e la documentazione sono stati pubblicati nel 2021. Da allora il sistema e le sue modalità d'esercizio sono stati testati a più riprese da esperti indipendenti e dal pubblico nell'ambito di un programma di incentivazione della ricerca di falle informatiche e di un test pubblico d'intrusione, in seguito a cui la Posta Svizzera ha proceduto a migliorie. La Confederazione, sulla base dei risultati di una verifica indipendente, è giunta alla conclusione che il sistema e le sue modalità d'esercizio sono stati migliorati al punto da renderne possibile l'impiego nell'ambito ristretto contemplato dalle autorizzazioni.

00:55

Voto elettronico, la nuova proposta della Posta

Telegiornale 23.08.2019, 12:30

In tutti e tre i cantoni il voto elettronico dal prossimo 18 giugno sarà, di principio, disponibile per gli svizzeri all'estero. Basilea Città permetterà inoltre di esprimere il proprio voto anche ai suoi cittadini con disabilità. San Gallo, dal canto suo, prevede di consentire l'accesso all'e-voting anche a un numero limitato di aventi diritto residenti in Svizzera. Complessivamente, per la prima votazione, è stata chiesta l'ammissione al voto elettronico di circa 65'000 cittadini, cioè circa l'1,2% dell'elettorato elvetico.

Le esperienze raccolte nell'ambito della sperimentazione pratica serviranno anche a migliorare il sistema durante il suo impiego. Poi si tratterà di capire se il voto elettronico potrà diffondersi e diventare un sistema ordinario per partecipare alle chiamate alle urne, alla pari del seggio e della corrispondenza.

Lo stop del 2019 dopo 300 prove

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L'odissea del voto elettronico

RSI / Francesco Gabaglio 08.12.2020, 05:30

I sistemi di voto elettronico sono stati impiegati in Svizzera per votazioni federali l'ultima volta nel 2019. Dal 2004 complessivamente 15 cantoni hanno istituito le necessarie basi legali consentendo a una parte dei loro aventi diritto di voto di beneficiare dell'e-voting nell'ambito di oltre 300 prove. In tutti i cantoni sono stati ammessi a partecipare alle prove gli Svizzeri all'estero aventi diritto di voto e in alcuni anche parte dell'elettorato residente nella Confederazione.

Negli ultimi anni, dopo che Zurigo aveva abbandonato la soluzione dell'americana Unisys, i cantoni avevano a disposizione due sistemi di voto elettronico: quello creato da Ginevra e quello sviluppato dalla Posta sulla base del codice della spagnola Scytl. Tuttavia, dato che a metà 2019 entrambi i fornitori avevano ritirato il proprio sistema, in Svizzera negli ultimi quattro anni si è potuto votare unicamente per urna o per corrispondenza.

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