Il Consiglio federale tende una mano agli iniziativisti che chiedono un doppio divieto di importazione per prodotti di pellicceria ottenuti infliggendo sofferenze agli animali e per alimenti ottenuti tramite alimentazione forzata del pollame, come il foie-gras. Il governo chiede di respingere le due iniziative, ma per quanto riguarda i prodotti di pellicceria propone un controprogetto indiretto che ne vieti sì l’importazione, attraverso la legge sulla protezione degli animali.
In pratica il governo vuole raggiungere lo stesso obbiettivo degli iniziativisti, ma con una più snella disposizione nelle ordinanze esistenti concernenti importazione, transito ed esportazione di animali e prodotti animali e chiede che questo sia fatto rapidamente poiché, sebbene l’obbligo di dichiarazione sia in vigore da circa dieci anni, sono tutt’oggi riscontrate molte irregolarità.
Per il foie gras invece, in futuro sarà necessaria una dichiarazione che ne garantisca la trasparenza per i consumatori, che potranno così riconoscere un prodotto ottenuto con metodi proibiti in Svizzera.
Berna intende poi anche essere più restrittiva verso altri prodotti animali importati, come quelli ottenuti senza anestesia o stordimento, ad esempio le cosce di rana, così come per derrate alimentari di origine vegetale ottenute con potenziale utilizzo di prodotti fitosanitari classificati come pericolosi.
RG 07.00 dell’11.04.2024 - Il servizio di Alessio Veronelli sul controprogetto indiretto all’Iniziativa pellicce
RSI Info 11.04.2024, 07:12
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