Penuria di gas, le misure previste

Oggi, mercoledì, sono stati pubblicati dal Consiglio federale i progetti delle ordinanze relative a una eventuale penuria di gas in Svizzera.

Quattro i gradi di intervento previsti:

1) Appelli a ridurre i consumi. Una misura che coinvolge tutti i consumatori.
2) Commutazione dal gas al petrolio negli impianti di bicombustilbili.
3) Divieti e limitazioni, per tutti i consumatori pubblici e privati, relativi all'utilizzo di gas.
4) Contingentamento, per le aziende pubbliche e private.

Le ordinanze vengono poste in vigore solo in presenza di una grave penuria e sono eventualmente adeguate in base all’andamento della situazione, si legge nella scheda informativa diffusa mercoledì dal Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR). Regioni diverse, ad esempio, potrebbero essere interessate in misura diversa dalla scarsità di gas. Inoltre, l’entità delle misure deve essere costantemente adeguata alla situazione.

Non appena inizia a delinearsi una situazione di penuria, vengono lanciati appelli al risparmio a tutti i consumatori di gas naturale. Se nonostante gli appelli al risparmio volontario la situazione peggiora, il Consiglio federale può ordinare l’interruzione delle forniture di gas per tutti gli impianti commutabili. Vista la situazione attuale, l’Esecutivo ha delegato al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) la messa in vigore dell’ordinanza sulla commutazione degli impianti bicombustibili alimentati a gas a causa di una grave penuria. La commutazione degli impianti bicombustibili consente di ridurre in tempi brevi il consumo di gas del 15-20 per cento.

Se la situazione dovesse peggiorare ulteriormente, è possibile emanare tramite ordinanza limitazioni e divieti per determinati utilizzi. La produzione di calore nei settori del tempo libero e del wellness e per edifici inutilizzati o case di vacanza può essere vietata. In Svizzera un’elevata percentuale di gas è impiegata per il riscaldamento. Le economie domestiche svizzere consumano il 40 per cento del gas; l’abbassamento della temperatura ambiente rappresenta pertanto un potenziale da sfruttare. Il Consiglio federale ha stabilito un massimo di 20°C per gli spazi interni. Ospedali e altre strutture sanitarie e di cura costituiscono un’eccezione. Limitazioni dell’utilizzo e divieti servono a evitare per quanto possibile un contingentamento ai danni dei consumatori del settore economico, che comporterebbe ingenti costi.

Se le suddette misure si rivelano insufficienti, si dovrà ridurre il consumo delle imprese pubbliche e private tramite contingentamento. Ad essere esentati: gli ospedali, le case per anziani e le case di cura, tutto il settore della sicurezza pubblica e le aziende che garantiscono l’approvvigionamento.

Domande e risposte frequenti (DEFR)

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell'Ufficio dell'Uffico federale per l'approvvigionamento economico del Paese (UFAE)

Il 31 agosto 2022 il Consiglio federale aveva incaricato il DEFR di svolgere una procedura di consultazione presso i Cantoni, i partiti politici, le associazioni mantello nazionali dei Comuni, delle città e delle regioni di montagna, le associazioni mantello nazionali dell’economia e le cerchie interessate in merito a misure di gestione nel settore del gas. Le misure, che trovano fondamento nella legge sull’approvvigionamento del Paese (LAP; RS 531), verrebbero poste in vigore dal Consiglio federale al sopraggiungere di una grave penuria di gas.

La maggioranza dei partecipanti, secondo il rapporto dell'UFAE, ha considerato coerenti l’introduzione scaglionata dei provvedimenti di gestione in caso di penuria e i principali livelli d’intervento. L’appello al risparmio e l’obbligo di commutazione degli impianti bicombustibili servono a evitare misure più restrittive e deleterie per l’economia. Sono comunque emerse critiche e riserve ed è stato chiesto di apportare modifiche e adeguamenti alle ordinanze. È stata inoltre pretesa la definizione di criteri precisi per la loro attuazione.

Il rapporto integrale sui risultati della consultazione (UFAE)