Il Ministero pubblico della Confederazione ha chiesto il carcere a vita per Ousman Sonko, l’ex ministro dell’interno del Gambia sotto processo al Tribunale penale federale di Bellinzona per crimini contro l’umanità.
Per l’accusa, non ci sono dubbi che l’imputato si sia macchiato di ripetuto assassinio, torture, stupri e altre violazioni. È da considerare corresponsabile degli atti commessi dal gruppo che orbitava attorno a Yahya Jammeh, all’epoca dei fatti considerati - che vanno dal 2000 al 2016 - presidente del Paese africano. E in quegli atti è riconoscibile un carattere di violenze sistematiche contro la popolazione civile.
Giudicato da inizio gennaio - il dibattimento riprendeva questo lunedì dopo una lunga sospensione per la malattia di uno dei difensori - il 54enne Sonko ha sempre proclamato la sua innocenza. Prima di essere arrestato nel 2017, Sonko viveva in un centro per richiedenti l’asilo a Kappelen-Lyss.
Notiziario 09.00 del 08.01.2024 Il servizio di Sofia Stroppini
RSI Info 08.01.2024, 07:50
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