Aumentare il budget dell’esercito di quattro miliardi di franchi per il periodo 2025-2028: dopo la Commissione delle finanze, anche quella della politica di sicurezza del Nazionale (CPS-N) si è detta favorevole. Lo ha fatto sapere martedì la presidente della commissione, Priska Seiler Graf (PS/ZH). La decisione è stata adottata per 15 voti a 8.
In sostanza, rispetto al progetto del Consiglio federale, per il quadriennio in questione l’esercito dovrebbe disporre di 29,8 miliardi di franchi, ossia l’1% del PIL, invece di 25,8 miliardi. La maggioranza ritiene, secondo Seiler Graf, che il settore militare debba colmare in tempi più brevi le proprie lacune, rimediando agli errori commessi negli ultimi trent’anni, periodo durante il quale sono stati destinati mezzi insufficienti alla truppa.
In merito alle compensazioni di questi 4 miliardi all’interno dell’Amministrazione federale, la CPS-N ha preferito rinviare questa questione ad agosto, lasciando al Consiglio federale il tempo per presentare un piano al riguardo.
Priska Seiler Graf
Riesportazione di materiale bellico svizzero? “Dovrebbe essere possibile”
Sempre secondo la CPS-N, i Paesi terzi dovrebbero poter riesportare materiale bellico svizzero verso l’Ucraina. La commissione ha quindi posto in consultazione una proposta in tal senso, con 10 voti a favore, 10 contrari e 4 astensioni, e col voto decisivo della presidente.
Si tratta “di aiutare l’Ucraina, ma non solo” ha dichiarato Priska Seiler Graf. La riesportazione dovrebbe essere possibile nel caso in cui il Paese in guerra eserciti il diritto di autodifesa, senza violare i diritti umani e senza usare le armi contro la popolazione civile.
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