Il Consiglio federale è incaricato di presentare un rapporto sugli scenari concernenti il settore finanziario ticinese e ginevrino in relazione all'accesso al mercato italiano e francese. Lo chiede un postulato del consigliere nazionale Giovanni Merlini (PLR/TI) approvato mercoledì dalla Camera del popolo, con 138 voti a 47, e che lo stesso Governo proponeva di accogliere.
l'Esecutivo dovrà specificare le misure che adotterà per agevolare l'offerta transfrontaliera di investimenti a clienti privati da parte di intermediari svizzeri alla luce dell'attuazione restrittiva della Direttiva dell'Unione Europea (MIFID II) da parte di Italia e Francia, che hanno infatti deciso di subordinare questa offerta all'obbligo di costituire filiali o succursali sul loro territorio.
Secondo il parlamentare locarnese, l'obbligo della succursale su suolo italiano è quello che penalizza di più gli intermediari finanziari svizzeri e in particolare la piazza finanziaria ticinese. Lo stesso vale per quella ginevrina, rispetto alla Francia.
ATS/BRav