Se non morto e sepolto, l'accordo tra la Svizzera e l'Italia sulla fiscalità dei frontalieri si trova in uno stato comatoso, o come indicato dal consigliere nazionale Marco Chiesa (UDC), "è criogenizzato".
L'intesa tra Roma e Berna, che secondo diversi media dovrebbe venir firmata dall'Italia ancora questo giugno, è in realtà a un punto morto, ha indicato la consigliera nazionale Roberta Pantani (Lega).
Secondo Pantani, la famosa Road Map firmata con l'Italia interessava quest'ultima solo per lo scambio di informazioni in ambito fiscale, puntualmente ottenuto da Berna. Una volta raggiunto l'obiettivo, l'interesse dell'Italia per la tassazione dei frontalieri o per l'accesso al mercato finanziario italiano da parte di soggetti elvetici "è scemato".
Su quest'ultimo aspetto, l'Italia vorrebbe inoltre obbligare banche e fiduciarie che intendessero lavorarci ad aprire una succursale sul proprio territorio soggetta alla legislazione di Roma, quindi assoggettati fiscalmente a questo paese.
ats/joe.p.