Le capanne alpine del CAS, nonostante le restrizioni legate al Covid e un'estate non soleggiatissima, nel corso del 2021 hanno visto un aumento del 20% dei pernottamenti rispetto al 2020 con punte di quasi il 40% in Vallese e Vaud. Ma si è assistito a una ripresa sostenuta anche nelle Alpi Glaronesi e di San Gallo (20%), nelle Alpi Bernesi (16,5%) e nei Grigioni (15,2%).
Le 149 strutture dotate di posti letto aperte l'anno scorso hanno totalizzato 320'911 pernottamenti che hanno generato un fatturato di oltre 30 milioni di franchi. Si tratta di cifre di poco inferiori a quelle primato del 2019 quando c'erano 4 strutture aperte in più e gli ospiti avevano trascorso 355'268 notti in quota.
Capanne a gonfie vele
Il Quotidiano 26.07.2019, 21:30
Quest'anno il CAS dovrà ancora fare meno della Capanna di Sciora chiusa dalla frana sul Piz Cengalo nel 2018 e del Mittelaletschbiwak distrutto da una valanga nel 2019. Inoltre la Chamanna da Grialetsch è chiusa dall'estate del 2021 per lavori. Previsto anche il rinnovo della capanna di Trient.