Il 60% degli impiegati della Confederazione lavora in un ufficio federale o in un’unità amministrativa nelle quali le minoranze linguistiche non sono adeguatamente rappresentate: il quadro complessivo è in miglioramento ma gli obbiettivi generali non sono ancora stati raggiunti, si legge in un rapporto pubblicato martedì dal Centro di studi sulla democrazia (ZDA).
Dai primi anni Duemila è stata ridotta la sovra rappresentazione degli svizzero-tedeschi e, se si considera l’Amministrazione federale nella sua globalità, le lingue minoritarie sono ora correttamente rappresentate: tra il 68,5% e il 70,5% dei dipendenti sono germanofoni, tra il 21,5% e il 23,5% francofoni, tra il 6,5% e l’8,5% italofoni e tra lo 0,5% e l’1% provengono dalla comunità linguistica romancia.
Tuttavia, in circa due terzi degli uffici i germanofoni sono sovrarappresentati. Uffici che danno lavoro a circa 20'000 persone; ne consegue, rileva lo studio, che quasi il 60% di chi lavora per la Confederazione è attivo in un’unità amministrativa nella quale gli svizzero-tedeschi sono sovrarappresentati.
Rapporto sul plurilinguismo
Telegiornale 17.11.2020, 13:30