Il richiedente asilo etiope che il 21 ottobre del 2016, nelle vesti d'imam, aveva tenuto un sermone nella moschea di Winterthur invitando ad uccidere i mussulmani che, insistendo nel loro errore, avessero continuato a rifiutare di unirsi nella preghiera comune, è stato condannato giovedì a 18 mesi di carcere con la condizionale e all'espulsione dalla Svizzera per 10 anni.
Il Tribunale distrettuale ha riconosciuto il giovane colpevole d'istigazione alla violenza e al crimine, oltre che di attività remunerata senza autorizzazione.
L'accusa aveva chiesto un'analoga pena detentiva, sospesa, e l'espulsione per 15 anni, la difesa, l'assoluzione.
ATS/dg