Svizzera

Presunta jihadista a giudizio

Una 30enne svizzera sarà alla sbarra al TPF di Bellinzona per aver tentato di unirsi illegalmente all'IS in Siria

  • 24 agosto 2017, 12:30
  • 23 novembre, 04:32
La 30enne svizzera sarà alla sbarra al Tribunale penale federale di Bellinzona

La 30enne svizzera sarà alla sbarra al Tribunale penale federale di Bellinzona

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Una cittadina svizzera è stata accusata dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) di presunti viaggi con finalità jihadiste. Alla donna di 30 anni, domiciliata nella regione di Zurigo, il Ministero contesta la violazione della legge federale che vieta i gruppi Al-Qaida e Stato islamico, nonché le organizzazioni a loro associate, in Svizzera. La 30enne sarà giudicata prossimamente dal Tribunale penale federale di Bellinzona.

L’MPC ritiene assodato che nel dicembre 2015 una donna di nazionalità svizzera aveva viaggiato illegalmente con suo figlio, allora di 4 anni, dall’Egitto verso la Grecia per recarsi successivamente in Siria attraversando la Turchia e quindi unirsi all’organizzazione terroristica vietata dello Stato islamico.

Nel gennaio del 2016, l’imputata era stata arrestata all’aeroporto di Zurigo al suo arrivo in Svizzera. Il rinvio a giudizio s’iscrive nel contesto del perseguimento penale sistematico dei viaggiatori con finalità jihadiste. Il Ministero chiederà la condanna in sede dibattimentale a Bellinzona.

Swing/ATS

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