Chi chiamerà la Swisscom in futuro rischierà di ritrovarsi a conversare con un computer invece che con un operatore in carne e ossa. La compagnia di telecomunicazioni, che ha organizzato un convegno giovedì a Lugano in cui si è parlato di digitalizzazione, ha nel contempo esposto alla stampa a Zurigo il suo progetto di ricorrere ai chat bot, i programmi che simulano una conversazione con gli umani, per il servizio alla clientela.
Si tratta di un ambito importante ma anche oneroso, che assorbe il 15% della forza lavoro (2'800 persone). Si punta a una riduzione dei costi, ma non si intende procedere a licenziamenti, ha assicurato il responsabile del settore Pascal Jaggy. I primi test sono previsti per il prossimo anno.
L'intelligenza artificiale già oggi è parzialmente operativa nelle comunicazioni per posta elettronica. La quota di risposte automatizzate si situa al 3%, pari a 30-40'000 e-mail mensili.
pon/ATS
L'era del digitale
Il Quotidiano 12.10.2017, 21:00
RG 18.30 del 12.10.2017 L'intervista di Marzio Minoli a Stefano Santinelli delegato della direzione generale di Swisscom per la Svizzera italiana
RSI Info 12.10.2017, 20:45