Il potenziale dell'energia eolica in Svizzera è quasi decuplicato in 10 anni. Secondo un recente studio ora è infatti di 29,5 terawattora (TWh) all'anno, di cui 19 TWh nel semestre invernale. Nel 2012 venivano stimati 3,7 TWh all'anno.
La differenza viene spiegata da un lato con i progressi tecnici degli impianti eolici e dall'altro con i notevoli cambiamenti delle condizioni quadro politiche, ha comunicato oggi l'Ufficio federale dell'energia (UFE), che ha commissionato lo studio alla società Meteotest AG a Berna.
Ad aver influito è soprattutto la modifica della legge sull'energia (LEne) del 2018, secondo la quale i parchi eolici con una produzione annua di 20 gigawattora (GWh) sono ormai riconosciuti di interesse nazionale. Vuol dire che il potenziale eolico può essere sfruttato anche nel bosco e nelle aree elencate nell'Inventario federale dei paesaggi e dei monumenti naturali di importanza nazionale.
L'Altopiano offre il più grande potenziale eolico (17,5 TWh), seguito dall'Arco giurassiano e le grandi valli alpine (7,8 TWh) e poi dalla regione Alpina (4,2 TWh).
“Uno sviluppo parziale del 30% nell'ambito del potenziale eolico globale - pari a circa 1’000 impianti eolici - potrebbe contribuire in modo significativo a un approvvigionamento elettrico più sicuro per la Svizzera e a una riduzione della dipendenza dall'estero” indica l'UFE. Questo sviluppo consentirebbe una produzione eolica di 8,9 TWh all'anno, di cui 5,7 TWh in inverno. A titolo di confronto: la centrale nucleare di Gösgen (SO) ha una produzione annua di circa 8 TWh.
Notiziario 15.00 del 27.08.2022 - "Crisi energetica inevitabile"
RSI Info 27.08.2022, 17:03
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SEIDISERA 25.08.2022, 20:05