La disparità salariale tra uomo e donna in Svizzera è quasi completamente assente, lo afferma l'Unione svizzera degli imprenditori basandosi su una ricerca condotta dall’Università di San Gallo resa pubblica martedì. Ciò significa che la stragrande maggioranza delle aziende esaminate rispetta la legge sulla parità di genere, la quale prevede che i datori di lavoro con cento o più dipendenti, debbano condurre ogni quattro anni un’analisi sulla parità salariale. I risultati devono poi essere valutati da un organismo indipendente e comunicati a salariati ed azionisti.
Gli autori dello studio hanno raccolto le analisi sulla parità salariale di 615 imprese - con circa 550mila collaboratori – che corrispondono al 10% delle aziende che sottostanno all’obbligo di condurre analisi di questo tipo. Per motivi di comparabilità hanno poi scelto di condurre la ricerca sul campione di 461 aziende che fanno uso dello strumento messo a disposizione dalla Confederazione per rilevare la parità retributiva. Il 99,3% ha osservato correttamente la legge sulla parità dei sessi.
Anche le imprese che non utilizzano lo strumento della Confederazione, ma si avvalgono di altri mezzi, rispettano le linee guida federali. Quasi il 90% non ha mostrato divari salariali di genere.
La raccolta dati evidenzia una differenza salariale non spiegata del 3,3% e soltanto tre aziende hanno dato come risultato una differenza superiore al 5%, ovvero la soglia massima fissata dalla Confederazione.
Le differenze salariali, dichiara l’Unione svizzera degli imprenditori, sono rare, perché la maggior parte delle aziende rispetta le direttive federali sia a livello settoriale sia regionale. Si tratta di un risultato soddisfacente, che si contrappone ai dati meno rosei forniti dai sindacati e dall’Ufficio federale di statistica: i primi mostrano differenze salariali non spiegabili esagerate, mentre il secondo ha presentato risultati meno positivi nel corso della loro indagine sulla struttura salariale. L’Unione svizzera degli imprenditori auspica che anche gli ottimi risultati emersi dall’indagine vengano contemplati nei dibattiti. Tuttavia, le aziende non devono abbassare la guardia ed è necessario che si impegnino a garantire alle donne le stesse condizioni lavorative degli uomini.
In vista dello sciopero femminista
SEIDISERA 12.06.2023, 19:04