Dichiarazioni razziste o di odio diffuse mediante le reti sociali, come Facebook, devono poter essere meglio combattute. Per questo motivo, in futuro, i social media dovrebbero avere una rappresentanza o un recapito in Svizzera. Lo propone una mozione elaborata dalla commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati adottata lunedì.
La mozione prende spunto da un atto analogo inoltrato dal "senatore" Christian Levrat (PS/FR) due anni fa, in cui il presidente del Partito socialista auspicava che una rete che tratta dati personali di consumatori svizzeri "disponga di una rappresentanza in Svizzera che abbia il potere di trasmettere direttamente alle autorità svizzere di perseguimento i dati necessari a una procedura penale, senza che questi debbano passare per l'assistenza internazionale in materia".
Attualmente, le autorità e le persone prese di mira sulle reti sociali hanno sovente le mani legate per far valere i loro diritti, perché i gestori hanno sede all'estero, ciò che rende difficile, se non impossibile, l'accesso ai dati incriminati.
ATS/BRav