Svizzera

Rheinmetall farà le munizioni in Germania

Garantite così le forniture all'esercito tedesco, ma si potrà anche aggirare il divieto di riesportazione in Ucraina

  • 15 dicembre 2022, 11:59
  • 20 novembre, 14:13
01:40

RG 12.30 del 15.12.2022 La corrispondenza di Walter Rauhe

RSI Info 15.12.2022, 13:42

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Di: ATS/pon 

L'azienda tedesca Rheinmetall ha avviato la costruzione di un nuovo impianto di produzione di munizioni di medio calibro in Germania con l'obiettivo di rifornire in modo indipendente la Bundeswehr. La struttura, che dovrebbe essere pronta in gennaio, consentirà a Berlino di rivedere le sue catene di approvvigionamento e anche di aggirare il veto elvetico che impedisce di rifornire l'Ucraina.

A inizio novembre le autorità svizzere avevano ribadito il veto alla riesportazione di munizioni verso Kiev, perché la neutralità non permette di rifornire un Paese in guerra. Il ministro dell'economia Guy Parmelin aveva respinto la richiesta della sua omologa tedesca Christine Lambrecht di inviare all'Ucraina circa 12'400 munizioni da 35 mm di fabbricazione svizzera per i carri antiaerei Gepard, di cui Berlino ha fornito all'Ucraina una cinquantina di esemplari.

Per la presidente della commissione della difesa del Bundestag Marie-Agnes Strack-Zimmermann, tale rifiuto solleva questioni di sicurezza. Cosa succederebbe se la Germania o un Paese membro della NATO venisse attaccato e le munizioni prodotte in Svizzera non potessero essere consegnate a causa di questa "neutralità"?

La parlamentare tedesca aveva sottolineato che la Bundeswehr acquista dalla Svizzera anche munizioni per il suo sistema di difesa aerea Mantis, per i suoi carri armati Puma e per i suoi caccia Tornado ed Eurofighter. E che nei prossimi anni sarebbero necessari acquisti per un totale di almeno 20 miliardi di euro. "In termini di politica di sicurezza, il mondo è cambiato dal 24 febbraio", "la Germania deve controllare immediatamente le rotte di consegna", aveva detto.

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Stoltenberg: munizioni svizzere salverebbero vite

Telegiornale 05.12.2022, 21:00

La NATO stessa aveva criticato il rifiuto elvetico di rifornire l'Ucraina. "Con le munizioni svizzere salvereste delle vite", aveva dichiarato in un'intervista alla RSI il segretario generale Jens Stoltenberg.

Affermazioni che fanno discutere anche i parlamentari elvetici, in particolare nel campo borghese c'è chi accetterebbe eccezioni alla rigida neutralità in nome della difesa di un interesse economico: i produttori svizzeri possono sopravvivere solo esportando, aveva affermato per esempio il democentrista Werner Salzmann. Le Commissioni di politica di sicurezza del Parlamento affronteranno il tema in gennaio.

Per ora non è chiaro se la decisione di Rheinmetall di produrre (anche) in Germania avrà un impatto sulla fabbrica elvetica nei pressi di Zurigo.

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