Gli inquirenti argoviesi hanno impiegato tutti i mezzi possibili per identificare l'autore del brutale omicidio di quattro persone commesso il 21 dicembre 2015, compresi quelli più moderni: gli operatori di telefonia mobile sono stati costretti a consegnare i dati di 48 antenne dei dintorni e i 30'000 numeri che si erano agganciati ad esse nelle ore del delitto. Quale ruolo essi abbiano avuto nella cattura dell'autore non è dato saperlo, ma il costo era elevato e il cantone non intende pagarlo.
Secondo la Aargauer Zeitung, il servizio del Dipartimento federale di giustizia e polizia che ha coordinato l'operazione di sorveglianza ha spedito una fattura di 800'000 franchi "sulla base delle tariffe in vigore". La quasi totalità dell'importo servirebbe a rimborsare le compagnie.
Il cantone la vede diversamente e contesta la cifra, ritenuta sproporzionata. Delle trattative sono state intavolate ma non hanno portato a nessun compromesso. A decidere sarà quindi il Tribunale amministrativo federale.
pon