Il divario salariale resta rilevante in Svizzera. Nel 2022, lo stipendio più elevato percepito nei grandi gruppi era in media 139 volte superiore a quello più basso, secondo uno studio del sindacato UNIA, che ha esaminato 37 aziende, di cui 34 quotate in borsa.
Da Roche la disparità più elevata
Tra le aziende considerate, la più forte disparità salariale è registrata, per la quarta volta di fila, dal gruppo farmaceutico Roche. Il CEO Severin Schwan percepisce uno stipendio di oltre 15 milioni di franchi, ossia oltre 307 volte il salario più basso retribuito nell'impresa. In pratica un dipendente di Roche con il salario più basso dovrebbe lavorare a tempo pieno per 25 anni e mezzo per guadagnare quanto Schwan percepisce in un mese. L'UBS resta in seconda posizione (con un rapporto di 1:243), ABB occupa ora il terzo rango (1:216). In fondo alla classifica si trovano Migros (1:18), La Posta (1:18), le FFS (1:17) e Coop (1:10).
Il divario retributivo è aumentato maggiormente presso SIKA, il gruppo attivo nelle specialità chimiche e ciò è attribuibile a un forte incremento della retribuzione massima del CEO Thomas Hasler, il cui stipendio è salito di quasi 1,5 milioni di franchi a 4,19 milioni, con un aumento del 54%.
Nel 2022, con 15 milioni di franchi, lo stipendio annuale del CEO di Roche rimane nettamente il più alto. Il CEO di UBS Ralph Hamers si piazza al secondo posto con 12,64 milioni e quello di Novartis Vasant Narasimhan al terzo rango con 10,96 milioni.
Pioggia di dividendi sugli azionisti
Magdalena Martullo-Blocher è l'unica donna a figurare tra le persone che guadagnano di più. Il suo reddito, alla guida di EMS Chemie, di poco superiore a un milione, è relativamente "modesto". Tuttavia Unia sottolinea che lei e le sue due sorelle intascano ogni anno quasi 100 milioni di franchi in dividendi.
Anche gli utili delle imprese e le distribuzioni di capitale agli azionisti restano a un livello molto alto e raggiungono quasi i valori dell'anno record 2021. L'anno scorso, gli azionisti delle 34 società quotate in borsa hanno ricevuto un totale di circa 76 miliardi di franchi. I dipendenti non hanno approfittato degli utili aziendali, in particolare quelli con gli stipendi più bassi. L'aumento nominale di appena l'1% per l'esercizio 2022 corrisponde più o meno all'aumento della produttività del lavoro, ma è ancora ben al di sotto dell'inflazione.
Nella metà delle aziende considerate, i dipendenti meno pagati non guadagnano nemmeno 4'000 franchi al mese. Alla fine del mese non rimane quasi nulla. Spesso manca denaro per le attività del tempo libero, il che esclude le persone a basso reddito dalla società, sottolinea UNIA.
Notiziario delle 11:00 del 30.08.2023
Notiziario 30.08.2023, 11:16
Contenuto audio