La sessione di lunedì delle Camere federali a Berna ha toccato pure il pagamento del canone, in relazione al quale il Popolo svizzero sarà chiamato alle urne il 4 marzo 2018. Il consigliere nazionale Fabio Regazzi ha chiesto chiarimenti in merito al fatto che i dipendenti della SSR sono esentati dal pagamento del canone radiotelevisivo. Nel testo, ha domandato al Consiglio federale se tale privilegio non sia da revocare subito e, in caso di risposta affermativa, se intende intervenire presso i vertici della SSR per chiedere che anche i dipendenti paghino il canone “come tutti i cittadini e le aziende svizzere”.
Il Governo ha risposto che i membri del consiglio d’amministrazione della SSR e delle direzioni nazionali e regionali pagano il canone di ricezione di tasca propria, mentre per gli altri dipendenti a tempo pieno è la SSR a riprendere l’obbligo di pagamento. Si tratta, precisa l'Esecutivo, di un aspetto disciplinato nel CCL e nelle condizioni di lavoro generali per i quadri. Rispondendo al parlamentare ticinese, si spiega che “con l’introduzione del canone per le economie domestiche, a partire dal 2019, la SSR non pagherà più il canone ai dipendenti e tale aspetto dovrebbe esser regolamentato dal nuovo contratto collettivo che l’ente sta attualmente negoziando con le parti sociali".
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