È stata composta l'ultima divergenza fra le Camere federali sullo scambio automatico di dati bancari con una quarantina di paesi. Anche la Nuova Zelanda, su cui era inizialmente sorta un'opposizione per via di una questione pensionistica, farà parte della lista degli Stati interessati.
Lo ha deciso martedì il Consiglio degli Stati, con 38 voti contro 5. Il dossier in questione è quindi definitivamente approvato. Le basi giuridiche per la trasmissione di informazioni bancarie sono in vigore in Svizzera dallo scorso 1° gennaio.
Il progetto in questione si configura quindi come un ampliamento e concerne paesi del G20, come Brasile, Cina e Russia, e membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), come Cile e Israele.
Red.MM/ARi