Le partenze all’interno del Dipartimento federale della difesa (DDPS) preoccupano anche gli ufficiali dell’esercito. Prima la consigliera federale Viola Amherd e poi il capo dell’esercito Thomas Süssli e quello dell’intelligence Christian Dussey. “Sicuramente vista la situazione geopolitica e l’orientamento verso il rafforzamento della capacità di difesa non è certo un buon segno”, dichiara ai microfoni della RSI il colonnello Mattia Annovazzi, vicepresidente della Società svizzera degli ufficiali.
Viola Amherd va via da un dipartimento con 12’000 persone e molti progetti aperti: “Non va bene per la continuazione dell’attività, quindi il rischio che ci siano ulteriori ritardi sull’andamento normale delle cose è elevato”, prosegue Annovazzi, che si rammarica anche per la partenza del capo delle forze aeree Peter Merz, che diventerà CEO di Skyguide: “Per noi è un colpo abbastanza pesante perché è una persona di grandi capacità”.
Tutte queste partenze sono sintomo di un malessere? Per il colonnello si tratta probabilmente più della “fine di un ciclo. Süssli è parecchi anni che è in carica, ha fatto molto e un cambiamento non sarebbe una cosa strana”.
Ora ci si interroga sui successori e su quale impronta dare: “Dovrà essere prima di tutto politica - indica Annovazzi -. Sarà importante che ci si interfacci bene tra politica e dipartimento e ci sia una declinazione corretta in tutte le attività”.
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Terremoto in seno all'esercito
Telegiornale 25.02.2025, 20:00