Lo svizzero recidivo a processo a Bulle con l'accusa d'aver abusato di più di 80 bambini e adolescenti in Thailandia è stato condannato a 16 anni di prigione, la stessa pena chiesta dal ministero pubblico, oltre al pagamento di 360 aliquote giornaliere e di indennizzi per danni morali alle tre vittime rappresentate; il 73enne dovrà inoltre seguire una cura psichiatrica.
Il Tribunale penale della Gruyère l'ha infatti riconosciuto colpevole di tratta di esseri umani e atti sessuali con fanciulli. La domanda d'annullamento del processo inoltrata precedentemente dalla difesa, che aveva messo in dubbio la competenza della corte, era stata respinta.
Quest'uomo ha trattato le vittime come merci e giocattoli sessuali, ha commentato il presidente della Corte. I giudici hanno sottolineato la sua assenza di rimorsi e il tentativo di diffamare le vittime.
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