Il tribunale distrettuale di Zurigo ha inflitto rispettivamente 20 e 16 anni e mezzo di carcere ai due imputati a processo da mercoledì per il delitto conosciuto come "l'assassinio di Seefeld". La corte ha tuttavia rinunciato alla misura dell'internamento, che era stata richiesta dall'accusa.
"Un piano diabolico": in aula l'assassinio di Seefeld
RSI Info 29.01.2020, 12:11
Il 27enne svizzero, reo confesso in aula, è stato riconosciuto colpevole di aver accoltellato a morte un uomo di 41 anni, il 30 giugno del 2016 nel quartiere zurighese in riva al lago. La vittima era stata scelta a caso e l'atto era stato preceduto da una lettera in cui si chiedeva il rilascio dal carcere del 39enne lituano, pure lui alla sbarra in quanto complice e mente del piano. Altrimenti, questa la minaccia nella missiva, ci sarebbero stati degli omicidi. I due imputati si erano conosciuti in cella e avevano fatto amicizia. Il giorno dell'accoltellamento, l'autore era in congedo.
Un congedo dal quale non era rientrato: venne rintracciato e arrestato solo sei mesi dopo, per aver acquistato illegalmente un'arma in rete. Le impronte lo incastrarono anche per il delitto.