Svizzera

"Senza idrodotti la Svizzera perderà il primato"

Nascono progetti, ma su piccola scala, per produrre idrogeno verde - Il settore chiede però quantitativi maggiori, possibili solo attraverso le reti europee

  • 28 gennaio 2023, 06:52
  • 9 luglio 2023, 12:12
Una produzione in continua espansione

Una produzione in continua espansione

  • Keystone
Di: SEIDISERA/Red MM.

Anche la Svizzera avrà sempre più bisogno di idrogeno, quale fonte combustibile pulita. Per ottenerlo dall’acqua è necessario separarlo dall’ossigeno attraverso l’elettrolisi, con un processo che richiede energia, possibilmente da fonti rinnovabili.

Per ora sono pochi gli enti privati e le aziende elettriche che hanno osato lanciarsi in questo campo. Ultimo, in ordine di tempo, è il gruppo energetico AXPO che ha annunciato l’avvio dei lavori per un nuovo impianto presso la centrale idroelettrica Reichenau a Domat/Ems, nei Grigioni. Dall’autunno dovrebbe produrre fino a 350 tonnellate di idrogeno verde all’anno.

“Rispetto a quanto avviene in Europa – spiega a SEIDISERA Arthur Janssen, presidente dell’Associazione svizzera dei produttori di idrogeno – la produzione di idrogeno in Svizzera è locale e su piccola scala, ma sta crescendo l’interesse e ci sono sempre più progetti”.

È nei settori in cui la decarbonizzazione è più difficile, come l’industria o il trasporto con i mezzi pesanti, l’aviazione e la navigazione, che secondo l’Ufficio federale dell’energia, l’idrogeno potrà in futuro svolgere un ruolo fondamentale.

Proprio nella propulsione dei camion è attiva H2 Energy, azienda di Zurigo all’avanguardia con una cinquantina di mezzi, che hanno già percorso in pochi anni 5 milioni di chilometri.

"La Svizzera rischia di perdere il vantaggio"

Secondo il suo presidente, Rolf Huber, "a Svizzera rischia lentamente di perdere il suo vantaggio se non parteciperà alle grandi reti internazionali di trasporto e distribuzione dell’idrogeno che nasceranno. Nei prossimi due anni, in Germania, verranno creati 1'800 chilometri di idrodotti. È l’unica maniera di trasportare grandi quantità di questo vettore energetico”.

Il dialogo con i paesi vicini è aperto, ad esempio, nel triangolo di Basilea, come conferma lo stesso Janssen: "Ma si tratta di iniziative di un livello inferiore a quanto accade in Europa con i grandi idrodotti. Sarebbe importante per la Svizzera cercare di allacciarsi a queste reti".

Uno di questi progetti all’avanguardia nascerà dall’accordo, siglato lo scorso dicembre ad Alicante da Francia, Spagna e Portogallo, per la costruzione di un tubo sottomarino per i trasporto dell’idrogeno. Operativo dal 2030, costerà 2,5 miliardi di euro. Una volta in funzione trasporterà 2 milioni di tonnellate di idrogeno, il 10% del fabbisogno europeo. Per la Spagna significa diventare un hub di esportazione di energia verde verso il Centro e il Nord Europa.

Idrodotto, accordo Spagna-Francia-Portogallo

SEIDISERA 27.01.2023, 19:27

  • Reuters

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