Svizzera

Sisma: rientro, ma l'impegno svizzero prosegue

La seconda fase dell'aiuto d'emergenza in Turchia e Siria è iniziata 2 giorni fa. Lunedì è rientrata su Zurigo la squadra di soccorritori elvetica che ha estratto vive dalle macerie 11 persone

  • 13 febbraio 2023, 22:36
  • 20 novembre, 11:57
01:00

Terremoto, il ritorno dei soccorritori svizzeri

Telegiornale 13.02.2023, 21:00

  • RSI
Di: ATS/M. Ang. 

Si è concluso. dopo quasi una settimana, l'intenso lavoro di ricerca e salvataggio della squadra elvetica volata in Turchia per portare aiuto alla popolazione colpita dal violento terremoto che ha messo in ginocchio il sudest dell'Anatolia. Estratte vive dalle macerie undici persone. Tuttavia, precisa una nota odierna del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), l'impegno elvetico in loco prosegue.

La seconda fase dell'aiuto d'emergenza è infatti già iniziata due giorni fa: sabato scorso la squadra di pronto intervento del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) ha raggiunto la provincia turca di Hatay. Intanto, nella regione colpita dal sisma è in arrivo una prima fornitura di aiuti, con tende familiari resistenti alle intemperie.

L'aereo con a bordo i soccorritori è atterrato lunedì, a inizio serata, allo scalo di Zurigo. Gli 87 specialisti sono stati accolti da Patricia Danzi, numero uno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), ha fatto sapere il DFAE. Sul posto erano presenti anche il vicecapo dell'Aiuto umanitario svizzero Silvio Flückiger e il capo dell'esercito Thomas Süssli.

Soccorso tempestivo, 11 salvati

Poche ore dopo i terremoti del 6 febbraio che hanno colpito la Turchia e la Siria, gli 87 esperti della Catena di salvataggio sono volati in Turchia con otto cani da ricerca. La squadra comprendeva anche personale specializzato (circa 30 persone) dell'Aiuto militare in caso di catastrofe. Grazie al tempestivo intervento, la squadra di soccorso è riuscita a estrarre vive dalle macerie undici persone, tra cui una mamma con un neonato di sei mesi.

Il lavoro prosegue

Ancor prima della smobilitazione della Catena svizzera di salvataggio, è partita la seconda fase dell'aiuto d'emergenza: in questo frangente, la DSC intensifica l'intervento nelle regioni colpite in Turchia e in Siria, inviando altro personale specializzato e fornendo ulteriore materiale di prima necessità.

Sabato scorso, una nuova squadra ha quindi raggiunto la provincia di Hatay, dove si concentra sull'aiuto alla sopravvivenza delle persone colpite. C'è infatti bisogno impellente di ripari per l'inverno, prodotti per l'igiene, assistenza medica e verifiche statiche degli edifici rimasti in piedi in vista di un loro eventuale riutilizzo.

Una prima fornitura di 300 tende per famiglie resistenti alle intemperie capaci di ospitare 1500 persone è in arrivo nelle zone terremotate e sarà consegnata alla protezione civile turca affinché possa distribuirla rapidamente alla popolazione colpita. Si sta anche lavorando a pieno ritmo per inviare altre 300 tende familiari nelle zone terremotate in Siria.

Aiuti ad Aleppo

Sempre oggi, un team della DSC con personale specializzato è partito da Damasco alla volta di Aleppo. Gli esperti sono attualmente impiegati nelle rappresentanze svizzere della regione e conoscono bene il contesto.

Il team ha il compito di verificare la situazione dal punto di vista umanitario dandosi da fare anche in collaborazione con i suoi partner sul posto. La DSC fornisce assistenza in tutta la Siria, indipendentemente dalle linee di conflitto e basandosi sulle esigenze sul campo.

Finora la Svizzera ha contribuito con 7 milioni di franchi all'operazione di emergenza per la Turchia e la Siria.

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