Il Gruppo per una Svizzera senza esercito ha consegnato giovedì alla cancelleria federale le 104'902 firme raccolte a sostegno dell'iniziativa "Per un divieto di finanziare i produttori di materiale bellico", sulla quale il popolo sarà quindi chiamato a esprimersi.
I promotori, con questo testo, chiedono che alla Banca nazionale e alle casse pensione sia vietato investire nell'industria dell'armamento e che la Confederazione sia obbligata a esigere determinate condizioni dagli istituti di credito e dalle assicurazioni che lo volessero fare.
Era presente anche l'attivista 86enne Louise Schneider, fattasi notare qualche tempo fa per aver scritto "I soldi per le armi uccidono" sulla palizzata che delimitava il cantiere aperto per la ristrutturazione della sede della BNS a Berna.
ATS/dg