I delegati dell’Unione democratica di centro, riuniti sabato a Lausen (BL), hanno deciso di dare luce verde ad un’iniziativa popolare per l’abolizione dell’accordo di libera circolazione delle persone tra Svizzera e UE. Il contenuto del testo sarà delineato nelle prossime settimane. La raccolta di firme, sostenuta anche dall’ASNI dovrebbe scattare entro fine anno.
Durante l’assemblea, i vertici UDC, dall’ex consigliere federale Christoph Blocher, al presidente Albert Rösti, al capogruppo a Berna Adrian Amstutz hanno “aspramente criticato l’accordo, i suoi costi e gli sbagli fatti a suo tempo dal Governo”. Governo preso di mira anche per “la mancata applicazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa accettata dal popolo il 9 febbraio del 2014”.
I vertici UDC hanno pure affermato che “dall’entrata in vigore dell’accordo circa 800'000 persone si sono installate in Svizzera. E’ ora di abolire il principio della libera circolazione”. Se Bruxelles “rifiuta di rinegoziare la questione, Berna dovrebbe fare pressione utilizzando come arma il nuovo miliardo di coesione a favore dei paesi dell’est dell’UE”.
ATS/Swing
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