L’incertezza circa i tempi di riapertura dell’A13 crea dei grattacapi agli autotrasportatori, anche perché lungo l’asse autostradale del San Bernardino passavano - prima del nubifragio che ha colpito la Mesolcina venerdì - 350 camion ogni giorno.
Non è l’asse principale per il traffico nord-sud, ma l’interruzione richiede ovviamente delle riflessioni a cominciare dalla possibilità di deviare parte del traffico verso Austria e Francia, come a misure temporanee per far passare più merci sull’A2 lungo il San Gottardo.
La buona notizia è che non ci sono da temere problemi gravi per le forniture di merci, per lo meno sul piano nazionale e internazionale. Reto Jaussi, direttore dell’Associazione svizzera degli autotrasportatori (ASTAG), parla per esperienza. Anche durante la chiusura della galleria autostradale del San Gottardo l’anno scorso, il settore della logistica aveva trovato alternative: “È quindi soprattutto una questione di costi, dice Jaussi alla RSI, perché i tragitti alternativi sono più lunghi. Una priorità ora è la comunicazione agli autotrasportatori internazionali per deviare il traffico già prima che arrivino in Svizzera”. In collaborazione con le autorità doganali e con i canali di notizie per i camionisti dell’Associazione Internazionale dei Trasportatori, Jaussi tenterà di far passare l’informazione che è meglio scegliere altre vie, come il Frejus in Francia o il Brennero in Austria. Ma ASTAG ha delle rivendicazioni anche sul piano interno, ad esempio, abolire temporaneamente il divieto di circolazione notturno o nei fine settimana per il traffico pesante.
Per il trasporto di merci deperibili, come i generi alimentari, è importante che i trasporti restino brevi e in questo senso resta centrale la galleria autostradale del San Gottardo. E lì Jaussi vedrebbe di buon occhio un sistema di dosaggio, anche questo temporaneo, più favorevole ai camion. Sarebbero dei cerotti che non risolvono tutti i problemi, ma - dicono dall’ASTAG - aiuterebbero. Un altro cerotto ipotizzato dal direttore è poi il passaggio di camion fino a 40 tonnellate anche sul passo del Lucomagno. Per questo sono in corso discussioni con la polizia grigionese.
Infine, anche le FFS stanno valutando se e come possono contribuire a evitare intasamenti autostradali sull’asse nord-sud. Se la domanda di passeggeri e trasporti dovesse crescere, fa sapere l’ufficio stampa, potrebbero aumentare nelle prossime settimane le capacità sull’asse ferroviario del San Gottardo.
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