Il Consiglio federale ha adottato il messaggio che prevede un inasprimento delle pene (da raddoppiare da un anno a due quella minima inflitta agli stupratori, che dovranno in ogni caso scontarne almeno una parte) per chi commette reati sessuali ai danni di donne e bambini. Per quanto riguarda atti con fanciulli d'età inferiore ai 12 anni che non comportano violenza carnale, è programmato non meno di un anno di carcere, poiché le vittime sono soggetti particolarmente bisognosi di protezione.
L'auspicata revisione, come precisa l'Esecutivo nella nota pubblicata mercoledì, non introduce nuove sanzioni, ma si limita a modificare singoli punti, concentrandosi anche su delitti contro l'integrità e la vita delle persone.
ATS/dg