Svizzera

Svizzera e sanzioni: le reazioni

Le misure annunciate da Berna sono troppo timide per la sinistra, mentre per l'UDC si spingono troppo lontano

  • 24 febbraio 2022, 20:07
  • 23 giugno 2023, 15:44
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Alcune delle sanzioni europee saranno riprese dalla Svizzera, in particolare in ambito finanziario

  • Keystone
Di: ATS/sf 

Le sanzioni che il Consiglio federale riprenderà dall'Unione europea nei confronti della Russia dopo il lancio dell'operazione militare stamane in Ucraina sono troppo timide per la sinistra. Si spingono invece troppo lontano, secondo l'UDC, che insiste sull'importanza della neutralità.

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Le dichiarazioni di Ignazio Cassis

TG Speciale 15.15 24.02.2022, 17:05

In una nota odierna, i Verdi deplorano il fatto che il governo non si allinei a tutte le sanzioni economico-finanziarie dell'UE. Il Partito socialista chiede alla Svizzera di adottare sanzioni severe nei confronti del presidente Vladimir Putin e delle élite russe, nonché di sostenere quelle dell'UE.

A loro volta, i Verdi liberali (PVL) domandano al Consiglio federale di mostrarsi solidale con i partner europei e di partecipare alle sanzioni dell'UE. Secondo il PVL, tutte le transazioni finanziarie verso la Russia e con banche russe devono essere immediatamente interrotte.

Di tutt'altro avviso l'UDC, che chiede al governo di attenersi alle sanzioni vincolanti dell'ONU e di non riprendere quelle delle organizzazioni di cui la Svizzera non è membro. Il Consiglio federale, secondo il partito, deve garantire che la neutralità della Svizzera non venga utilizzata in modo improprio per eludere le sanzioni e deve offrire i suoi buoni uffici.

Tutti i partiti, ad eccezione dell'UDC, condannano infine l'intervento militare russo: il PLR parla di "invasione su grande scala", l'Alleanza del Centro di "violazione palese del diritto internazionale", il PVL di "attacco russo contro Ucraina", i Verdi di "atto di aggressione militare" e i socialisti di "dichiarazione di guerra della Russia". Soltanto i democentristi insistono sull'importanza della neutralità elvetica, senza criticare direttamente l'invasione russa.

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