Invasione russa: il punto

L'offensiva russa in Ucraina prosegue su tutti i fronti. L'obiettivo è "demilitarizzare" l'Ucraina imponendole uno statuto di "neutralità", aveva annunciato il Cremlino, affermando che l'operazione durerà "il tempo necessario". Dopo i bombardamenti che hanno dato il via alle operazioni militari nel corso della notte, nel corso della giornata le truppe russe sono entrate nell'est del Paese praticamente lungo tutto la linea di confine, oltre che dalla Bielorussia e dalla Crimea. Bombe e missili continuano a cadere sulle infrastrutture critiche, mentre elicotteri militari hanno attaccato l'aeroporto Antonov di Hostomel, alle porte della capitale Kiev, che è stato conquistato. Mosca afferma di aver distrutto 74 obbiettivi militari, tra cui 11 aeroporti.

Numerosi i morti e feriti causati dai combattimenti, anche se è difficile fornire un bilancio accurato. Secondo il bilancio fornito in serata dal Ministero della salute ucraino si contano 57 morti e 169 feriti. In campo russo sarebbero stati uccisi una cinquantina di militari, ma Mosca per il momento non ha fornito un bilancio.

Sul fronte diplomatico, dopo la condanna praticamente unanime da parte della comunità internazionale, Svizzera compresa, il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che si lavora alla creazione di una coalizione contro Putin, dopo aver parlato con UE, Francia, Austria e Turchia a proposito di sanzioni e sostegno all'esercito ucraino.

Un'azione militare occidentale diretta non è sul tavolo, come più volte sottolineato da Stati Uniti e NATO, ma si prosegue sul fronte delle sanzioni, che prendono di mira in particolare il sistema economico e finanziario, oltre a quello tecnologico. La Svizzera riprenderà le sanzioni annunciate dall'Unione Europea.