La Confederazione deve spendere meno nel settore dell’asilo: è quanto chiede il Consiglio nazionale che oggi, giovedì, ha tacitamente accettato di ridurre di 27 milioni di franchi le spese per la gestione dei centri federali per richiedenti asilo. La decisione è stata presa nel quadro delle discussioni sul preventivo 2020 della Confederazione. Una misura sostenuta anche dal consigliere federale e capo del Dipartimento federale delle finanze Ueli Maurer.
La Camera del popolo ha pure avallato un taglio di 12,8 milioni per le prestazioni sociali destinanti ai richiedenti asilo, agli stranieri ammessi provvisoriamente in Svizzera e ai rifugiati.
“La Segreteria di Stato per le migrazioni deve tener conto di un calo delle richieste nel 2020”, ha argomentato Jacques Nicolet (UDC/VD), a nome della commissione preparatoria.
I parlamentari hanno però rifiutato, con 106 voti contro 84, di diminuire il budget destinato all’aiuto allo sviluppo.