Le scarse precipitazioni in Svizzera da gennaio mettono gli agricoltori in una situazione delicata. "C'è ancora acqua per il fabbisogno stagionale, ma si esaurirà tra due o tre mesi, quando la neve si scioglierà", avverte l'idrologo dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) Massimiliano Zappa.
Da noi intervistato, Massimiliano Zappa, idrologo presso l'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio
"Poiché c'è poca neve, ci sarà poco scioglimento", commenta. Tuttavia, secondo lo specialista, le scorte possono ancora essere ricostituite. Ci vorrebbe il doppio delle precipitazioni abituali entro la metà di aprile per recuperare il deficit accumulato quest'anno.
Zappa invita inoltre le autorità a introdurre restrizioni anticipate. Devono "avere il coraggio di decidere, se necessario, già in aprile di vietare il riempimento delle piscine, l'innaffiatura dei giardini, il lavaggio delle auto,...".
La Svizzera ha vissuto diverse siccità negli ultimi anni, cosa che non è senza conseguenze. "Il sistema idrico ha una memoria. Se il terreno è secco, il calore aumenta con il rischio di isole di calore nelle città", conclude.
SEIDISERA del 04.03.23 - Intervista a cura di Luca Berti
RSI Info 04.03.2023, 18:38