Il Consiglio federale ha deciso di opporre un controprogetto indiretto, sotto forma di revisione della Legge federale sui trapianti, all'iniziativa popolare che propone di considerare come un donatore chiunque non si sia espressamente dichiarato contrario ad una donazione di organi. Iniziativa i cui promotori ricordano come l'anno scorso ben 68 persone in lista d'attesa siano morte in Svizzera per non aver potuto beneficiare di alcuna donazione.
Il Consiglio federale, ha spiegato venerdì il ministro della salute pubblica Alain Berset in conferenza stampa, sostiene gli intenti alla base dell'iniziativa, ma è convinto di poter arrivare ad ottenere un aumento delle donazioni attraverso la creazione di un nuovo registro sul quale le persone che non desiderano entrare in considerazione quali donatori, possano dichiararlo espressamente a partire dal 16esimo anno di vita.
Nel caso in cui l'intenzione di un potenziale donatore non sia chiara, invece continuerà a far stato la dichiarazione dei parenti.
La "terza" via proposta dal Governo, del resto, è già praticata in diversi Stati europei che proprio a questo "cambio di sistema" hanno visto salire in modo importante il numero delle donazioni.
Tra i fautori dell'iniziativa "combattuta" dal Consiglio federale ci sono la Jeune Chambre internationale (JCI), organizzazione mondiale che vanta oltre 200'000 membri tra i 18 e i 40 anni e Swisstransplant.
Donazioni di organi, presentato il controprogetto
Telegiornale 13.09.2019, 22:00
Donazioni di organi, presentato un controprogetto
Telegiornale 13.09.2019, 14:30
del 13.9.2019 Le considerazioni di Franz Immer, direttore di Swisstransplant
RSI Info 13.09.2019, 20:51