Svizzera

Treni notturni vittime del loro successo

L'offerta non basta a coprire la domanda: per evitare disagi le FFS non vendono tutti i posti prenotabili - Il problema di questi convogli è anche la scarsa redditività

  • 5 settembre 2023, 08:54
  • 5 settembre 2023, 08:55
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Radiogiornale delle 07.00 del 05.09.2023: il servizio di Maria Jannuzzi

RSI Info 05.09.2023, 08:48

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Di: Radiogiornale-Jannuzzi/Red.MM 

I risultati semestrali delle FFS sono ottimi. L'azienda è tornata in attivo dopo quattro anni, ma al di là dei risultati positivi, non mancano le critiche dei passeggeri. L'offerta dei treni notturni tanto in voga, non basta a coprire la domanda. Per assicurarsi un posto è necessario prenotarlo mesi prima, ma non sempre basta agire in questo modo.

Non solo mancano treni notturni, ma quelli che ci sono infatti spesso sovraccarichi. Una situazione che per i passeggeri può tradursi in disagi, ritardi e arrabbiature. Le FFS propongono quest'offerta in collaborazione con altri partner, per esempio con le ferrovie austriache ÖBB: un'azienda che al momento non riesce a stare al passo per un ritardo nella consegna di nuovi vagoni letti.

E visto che a risentirne è la qualità, con cancellazioni con breve preavviso le FFS sono corse ai ripari, come illustra il portavoce Reto Schärli: “Per le vacanze autunnali non abbiamo venduto tutti i posti prenotabili, in modo da avere una certa flessibilità, qualora venissero cancellati dei treni notturni con breve preavviso. Ed evitare brutte sorprese ai clienti”

Il problema fondamentale è la scarsa redditività di questo servizio, spiega ancora il portavoce: “Un treno notturno viaggia appunto di notte. È composto da vagoni speciali che non possono essere utilizzati durante il giorno, ad esempio nel traffico pendolare, e rimangono pertanto in deposito durante il giorno. Il servizio dei treni notturni ha dei costi elevati e non è redditizio”.

Amsterdam, Berlino, Colonia: sono alcune delle destinazioni che si possono raggiungere con un treno notturno partendo da Zurigo o Basilea. Un'offerta che senza il sostegno della Confederazione si rivelerebbe un'operazione deficitaria.

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