È un bilancio positivo - seppure ancora intermedio - quello stilato da Svizzera Turismo per il periodo natalizio appena trascorso. In particolare, a far tirare un sospiro di sollievo è stato il ritorno degli ospiti internazionali sulle piste da sci. "Tuttavia bisogna fare dei distinguo, perché mentre i pernottamenti nelle località sciistiche sono stati davvero buoni, nelle città lo sono stati meno", osserva il portavoce Markus Berger.
"In confronto a un anno fa la situazione è migliorata, bisogna però anche dire che l'anno scorso la clientela internazionale era completamente assente mentre questa volta abbiamo registrato molti ospiti da Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e altre nazioni. La crescita rispetto a un anno fa è stata del 10-15%, un dato che ci ha permesso di raggiungere circa il 90% dei pernottamenti registrati nel 2019", aggiunge.
A Capodanno, però, la pioggia ha compromesso un po' i buoni risultati: i turisti di giornata hanno deciso all'ultimo istante e ad approfittare della situazione sono state le regioni di pianura e in particolare il Ticino. Cosa ci si attende per i restanti mesi della stagione? "È davvero difficile fare un pronostico, molto dipende dall'evoluzione della pandemia e dalle misure che verranno adottate dal Governo; complessivamente stimiamo una crescita dei pernottamenti tra il 25 e il 30%", anticipa il portavoce di Svizzera Turismo.