L'offerta radio, televisiva e online in Svizzera, in un prossimo futuro, sarà arricchita da una nuova piattaforma digitale per la distribuzione via internet di contenuti video e audio. Sarà una sorta di Netflix del servizio pubblico nella quale la SSR investirà 20 milioni di franchi nell'ambito della riforma annunciata dopo la bocciatura dell'iniziativa "No Billag", lo scorso 4 marzo. Ad annunciarne la creazione è il direttore della Società svizzera di radiotelevisione Gilles Marchand in interviste apparse su Le Matin Dimanche e SonntagsBlick.
La novità, spiega, prevede l'offerta dei programmi delle reti in tutte le lingue, su una piattaforma organizzata, non più per regione o lingua, ma per campi, per temi, con sotto capitoli nelle lingue nazionali". La SSR vuole anche aumentare il numero di serie televisive che produce. Attualmente, tra Svizzera tedesca e romanda, sono 3-4 all'anno. L'obiettivo è raddoppiarle.
Gilles Marchand, interpellato in relazione alla riduzione della presenza giornalistica a Berna a causa del trasferimento a Zurigo della radio SRF, ha anticipato la nascita di una redazione multilingue e sovra regionale che sarà basata nella capitale federale. Ne faranno parte una quindicina di giornalisti che lavoreranno, in particolare, sui temi dell'integrazione.