Un "Piano B" per il mondo accademico elvetico nel caso l'accordo istituzionale con l'UE dovesse fallire e la Confederazione venire esclusa dai programmi di ricerca europei. Tra le vie alternative che si stanno facendo strada a Berna per cercare di limitare i danni ci sarebbe una più stretta collaborazione con le università britanniche, alle prese con gli stessi problemi a causa della Brexit. Si chiamerà Horizon Europe e prevede investimenti di centinaia di miliardi nella ricerca tra il 2021 e il 2027. È il nuovo programma europeo che prenderà il posto di Horizon 2020.
Svizzera e Gran Bretagna hanno una cosa in comune: entrambe non sono per nulla sicure di potervi partecipare. A creare incertezza da una parte l'accordo quadro e dall'altra la Brexit. In teoria l'accordo quadro non è direttamente legato ai programmi di ricerca, che dipendono dalla libera circolazione, e lo si è visto nel 2014 con l'esclusione della Svizzera da Horizon 2020 dopo il voto del 9 febbraio.
Secondo quanto riferisce la NZZamSonntag la Confederazione sta valutando una maggiore collaborazione con Londra, dove si sta preparando un nuovo fondo di ricerca per delle collaborazioni a livello mondiale: in pratica per non escludere con la Brexit le prestigiose università britanniche dai giochi che contano. A Berna per ora non vi sono conferme ufficiali: nessuno parla di vero e proprio Piano B, ma di possibile accordo bilaterale sulla ricerca.