Le aziende elettriche devono poter ricorrere ad un meccanismo di salvataggio per evitare di ritrovarsi senza liquidità. A questo proposito gli Stati hanno approvato oggi, giovedì, un progetto presentato dal Governo. Il dossier passa ora al Nazionale.
La Camera dei cantoni lo ha accolto con 28 voti contro 9. Il meccanismo, che ha una dotazione di 10 miliardi di franchi, consente di fornire liquidità in tempi rapidi, sotto forma di prestiti, alle imprese del settore giudicate di importanza sistemica, come Axpo, BKW e Alpiq. Il progetto, emendato in sede commissionale, ha tuttavia ampliato l'ambito dei beneficiari: potranno infatti ricorrervi anche le aziende di rilevanza sistemica per il loro ruolo regionale, per il loro mandato e la loro produzione, ha spiegato a nome della commissione competente Daniel Fässler (Centro/AI). L'obiettivo è di porre le imprese nelle condizioni di poter acquistare elettricità in qualsiasi momento, anche nell'eventualità di eccezionali sviluppi del mercato.
Altri Paesi europei hanno già adottato misure a breve termine per sostenere le loro imprese energetiche, ha per parte sua affermato la consigliera federale Simonetta Sommaruga, sottolineando il fatto che il quadro della situazione è attualmente instabile, e occorre quindi mantenere la capacità d'intervenire. Senza una legge, il Consiglio federale dovrà ricorrere al diritto d'urgenza: e "dovremo agire molto rapidamente", ha dichiarato la responsabile del DATEC. Negli ultimi mesi, i mercati europei dell'energia hanno registrato un'impennata dei prezzi: un dato che si è accentuato con la guerra in Ucraina, tanto da raggiungere livelli storici.