Svizzera

Vaccini contro il Covid-19: Christoph Berger oggi sarebbe più cauto

L’ex presidente della Commissione federale delle vaccinazioni ha dichiarato che le misure adottate a inizio pandemia erano giuste ma successivamente la disparità di trattamento fra vaccinati e non è risultata “difficile” da accettare

  • 3 novembre, 21:04
  • 4 novembre, 05:48
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Vaccini anticovid, Berger lascia la commissione federale

Telegiornale 03.11.2024, 20:00

Di: ATS/RSI Info 

Christoph Berger è stato uno dei pilastri della lotta contro il coronavirus. Oggi però l’ex presidente della Commissione federale delle vaccinazioni (CFV) “agirebbe con ancora maggiore cautela” nel raccomandare le vaccinazioni per Covid-19. Lo afferma lui stesso in un’intervista alla SonntagsZeitung.

“È stata una fase difficile durante la pandemia, quando le persone dovevano essere vaccinate per poter andare al ristorante, al cinema o allo stadio”. “Naturalmente chi vuole vaccinarsi dovrebbe poterlo fare. Ma le raccomandazioni che riguardano principalmente la protezione degli altri e non di se stessi sono difficili”, afferma Berger. “È per questo che c’è stata resistenza”.

Una domanda che l’ex presidente della CFV si porrebbe oggi è: quali raccomandazioni non sono più necessarie e come tornare alla normalità? Inoltre, ora egli “penserebbe e comunicherebbe in modo ancora più chiaro”.

Berger ritiene che le misure adottate all’inizio della pandemia erano giuste. Hanno impedito la morte di persone a rischio e sono state sostenute dalla grande maggioranza della popolazione. Ed è stato “certamente giusto” porre fine alle restrizioni in tempi brevi. “Alain Berset ha fatto bene a procedere rapidamente rispetto ai Paesi vicini”.

Nel secondo inverno della pandemia la disparità di trattamento fra vaccinati e non è diventata “sempre più difficile” per le persone che avevano un basso rischio di ammalarsi gravemente, afferma il responsabile di Infettivologia e igiene ospedaliera dell’Ospedale pediatrico universitario di Zurigo. “In retrospettiva, questo fenomeno avrebbe potuto essere bloccato più rapidamente una volta che le persone a rischio avessero avuto sufficienti opportunità di essere vaccinate e l’effetto della vaccinazione sulla trasmissione fosse stato minimo”.

“Vaccini ben tollerati”

Nell’intervista, Berger sottolinea che le preoccupazioni sui vaccini non si sono in gran parte concretizzate. “Ora che sono state somministrate miliardi di dosi in tutto il mondo, è abbastanza chiaro che questi vaccini sono ben tollerati”. Chiede però di prendere sul serio le persone che hanno subito complicazioni dovute alla vaccinazione. “È giusto che le segnalazioni vengano esaminate e riconosciute in caso di danni da vaccino”. Attualmente sono in corso chiarimenti su tali segnalazioni e “purtroppo, le persone colpite dovranno pazientare fino a quando non saranno finiti”.

Secondo la SonntagsZeitung, Berger lascerà la Commissione federale delle vaccinazioni alla fine dell’anno. Aveva già ceduto la presidenza al suo omonimo Christoph Tobias Berger di Basilea, ma è ancora membro della CFV. “A un certo punto, quando è troppo è troppo. Ci sono nuove persone disposte a impegnarsi e che stanno facendo un ottimo lavoro”, ha sottolineato.

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