Svizzera

Voci critiche contro la riforma della Posta

Sindacati e associazioni stigmatizzano le proposte del consigliere federale Albert Rösti

  • 15 giugno, 10:27
  • 15 giugno, 10:27
Voci critiche contro la riforma della Posta

Voci critiche contro la riforma della Posta

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Di: ATS/Swing

La Posta svizzera necessita di maggiore flessibilità. Per questo, il Consiglio federale ha proposto, ieri, venerdì, che solo il 90% delle lettere e dei pacchi venga consegnato per tempo. Inoltre si vuole abolire l’obbligo di consegna nelle case abitate tutto l’anno.

Simili agevolazioni dovrebbero consentire al Gigante giallo di risparmiare fino a 45 milioni di franchi all’anno dal 2026, ha affermato il consigliere federale Albert Roesti, alla testa del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC).

La Posta che vuole il Governo

Telegiornale 14.06.2024, 20:00

Le misure proposte hanno subito raccolto il parere negativo dei sindacati che paventano una riduzione del servizio pubblico, sottolinea Syndicom. Il sindacato respinge tali misure che peggiorerebbero il servizio attuale. L’agevolazione proposta dal Consiglio federale sul servizio postale per le case in zone discoste equivale a una riduzione del servizio postale universale, critica Syndicom in una nota diffusa oggi, sabato. La Svizzera necessita di un servizio postale universale attrattivo, indica la nota. Questo comprende la consegna affidabile di lettere e pacchi nonché uffici postali facilmente accessibili con una gamma completa di servizi e di personale qualificato.

Stessa eco negativa da parte del Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB). Pur apprezzando il fatto che le prestazioni digitali siano ora incluse nel servizio universale, il SAB non reputa accettabile che la distribuzione nelle regioni poco popolate sia soggetta a una riduzione dei servizi.

Per la Fondazione per la protezione dei consumatori (FPC), rinunciare ai dividendi permetterebbe di mantenere il servizio universale al livello attuale. In effetti, le misure previste permettono di risparmiare 45 milioni di franchi. Nel 2023, la Posta ha versato alla Confederazione dividendi per 50 milioni, indica la FPC in una nota. Da parte sua, il Sindacato Transfair auspica che lo sgravio del personale, e la maggiore digitalizazione, abbiano un impatto “positivo” sui dipendenti della Posta.

Notiziario 08.00 del 15.06.2024 - La corrispondenza da Zurigo di Anna Riva

RSI Info 15.06.2024, 10:17

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