Le indagini sull’attacco ransomware contro Xplain, produttore di software, hanno rivelato errori a più livelli. Per tale motivo, il Consiglio federale ha deciso mercoledì diverse contromisure.
Nella primavera del 2023 gli hacker riuscirono a sottrarre e poi pubblicare sul dark web una grande quantità di dati, compresi quelli produttivi dell’Amministrazione federale e informazioni confidenziali e personali. Dall’inchiesta amministrativa, appena pubblicata, è emerso che negli ultimi anni in singoli casi dei dati della Confederazione sono stati trasmessi, in fase di test, all’ambiente informatico di Xplain. In particolare l’Ufficio federale di polizia (fedpol) e l’Ufficio federale delle dogane (UFDC) non hanno adottato le necessarie misure di protezione dei dati quando hanno inviato a Xplain i dati personali della Confederazione.
Tra le misure prese vi sono regole supplementari per la collaborazione con i fornitori.
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