A Zurigo più di mille persone hanno risposto nella serata di oggi, martedì, all’appello lanciato dalla comunità ebraica, esprimendo la loro solidarietà a Israele dopo il sanguinoso attacco sferrato da Hamas.
La manifestazione, durante la quale i vari oratori hanno chiesto che il Consiglio federale qualifichi Hamas come organizzazione terroristica, si è svolta sulla piazza di fronte al Fraumünster. Molti dei presenti avevano con sé bandiere svizzere e israeliane. Alcuni hanno esposto manifesti con slogan come Free Gaza from Hamas (“Gaza sia liberata da Hamas”) o Stopp Terroristen (“Stop ai terroristi”).
Hamas ha sempre chiesto l’annientamento di Israele, ha rammentato nel suo intervento il presidente del Governo zurighese Mario Fehr: “Che la politica svizzera abbia creduto nell’illusione di poter negoziare con queste persone è ingenuo e vergognoso”, ha dichiarato, sottolineando la “disumanizzazione completa” subita dagli ebrei rapiti e uccisi in “un attacco barbaro e brutale”.
L’inimmaginabile è diventato una crudele realtà, ha quindi affermato Brigitte Bos-Portmann, vicepresidente dell’Associazione Svizzera-Israele. Presente alla dimostrazione anche Ifat Reshef, ambasciatrice israeliana in Svizzera, la quale ha sottolineato che la risposta in atto non è rivolta contro la popolazione di Gaza, ma contro i terroristi.
Al raduno ha preso parte un’ampia alleanza di organizzazioni, non solo israelite. La Chiesa riformata ha manifestato la propria solidarietà con il suono delle campane, al quale ha fatto seguito un minuto di silenzio.
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