È morto nella notte su martedì a Locarno il commissario Fausto Cattaneo, per anni responsabile del servizio antidroga e poi agente infiltrato nell’ambito di numerose inchieste legate al traffico e allo spaccio di stupefacenti, coordinate all’epoca con procuratori pubblici come Dick Marty e Renzo Respini.
Sempre sotto copertura, il commissario della polizia ticinese originario di Roveredo Grigioni, aveva collaborato con diversi enti americani, come la DEA (la Drug Enforcement Administration) per l’ambito antidroga o la CIA, l’agenzia d’intelligence USA. Aveva pure operato in sinergia con la polizia federale germanica e l'Arma dei carabinieri in Italia. Le autorità statunitensi gli hanno del resto attribuito svariati riconoscimenti in relazione al suo impegno. Sua fu anche l'inchiesta Lebanon Connection, che nel 1988 portò alle dimissioni della consigliera federale Elisabeth Kopp.
Il commissario Cattaneo pubblicò nel 2001 un libro (poi tradotto in italiano nove anni fa), in cui spiegava come riuscì a infiltrarsi nei cartelli della droga, ma già tre anni prima aveva preso parte alle riprese di un documentario sulla sua vita di agente sotto copertura. E dal suo libro nel 2009 fu tratto un film, "Dirty Money, l’infiltré", sempre legato alla sua attività antidroga svolta in incognito.
Cattaneo fu assolto (e poi indennizzato) nell’ottobre 2015 dall’accusa di aver organizzato l’arresto nel 2003 di un suo ex collega, con il quale aveva avuto forti contrasti in ambito professionale.
Fausto Cattaneo, detto "Tato", aveva 75 anni. Due anni fa si era occupato della vicenda delle società "bucalettera" nel Moesano (la sua regione di origine), in relazione alla quale era stato invitato anche alla trasmissione Falò.
La puntata di Falò dedicata alle società "bucalettera": Bucaletterland
Grigioni Sera delle 19.00 del 13.06.17: l'intervista completa di Alessandro Tini all'ex commissario Fausto Cattaneo
RSI Info 13.06.2017, 21:16
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Addio all'agente speciale Cattaneo
Il Quotidiano 12.02.2019, 20:00